“M. La fine e il principio” di Antonio Scurati: il capitolo finale della saga su Mussolini

L’8 aprile 2025 è arrivato in libreria M. La fine e il principio, il quinto e ultimo capitolo della monumentale saga storica firmata da Antonio Scurati, che ricostruisce in forma narrativa la parabola politica e umana di Benito Mussolini. Dopo il successo di pubblico e critica dei primi quattro volumi, con centinaia di migliaia di copie vendute e un fortunato adattamento televisivo, Scurati conclude la sua opera con il racconto crudo e definitivo della Repubblica Sociale Italiana e della tragica caduta del fascismo.

Trama di M. La fine e il principio

Il romanzo si apre con la destituzione di Mussolini, avvenuta il 25 luglio 1943 durante la celebre seduta del Gran Consiglio del Fascismo. Il Duce viene deportato a Ponza, poi trasferito alla Maddalena e infine recluso a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Liberato dai paracadutisti tedeschi nel celebre blitz, Mussolini viene posto alla guida della Repubblica di Salò, uno stato fantoccio controllato dalla Germania nazista, simbolo di un potere ormai svuotato.

Antonio Scurati racconta i seicento giorni che vanno dal settembre del 1943 all’aprile del 1945 con una narrazione intensa e documentata, centrando lo sguardo su Milano, teatro della guerra civile tra fascisti repubblichini e partigiani. Le strade sono percorse da bande come la legione Muti e la famigerata banda Koch, mentre i GAP colpiscono nell’ombra. È l’ora delle esecuzioni sommarie, della caccia agli ebrei, dei tradimenti e delle fughe, ma anche l’ora in cui, tra le macerie, comincia a germogliare la democrazia.

Il romanzo si chiude con la morte di Mussolini e lo scempio del suo cadavere a piazzale Loreto, punto finale di una tragedia collettiva e personale, ma anche inizio di una nuova pagina della storia italiana ed europea.

La pentalogia di M: una cronaca letteraria del fascismo

M. La fine e il principio è l’ultimo tassello di una pentalogia iniziata nel 2018 con M. Il figlio del secolo, opera che ha ottenuto il Premio Strega nel 2019 e ha imposto Scurati come una delle voci più autorevoli nella narrativa italiana contemporanea.

Ecco i cinque volumi che compongono la serie:

M. Il figlio del secolo (2018)

Racconta l’ascesa politica di Mussolini, dalla fondazione dei Fasci di combattimento alla Marcia su Roma, passando per la costruzione del regime. Il romanzo è un mix di narrazione e documentazione storica, con materiali d’archivio integrati nella prosa.

M. L’uomo della provvidenza (2020)

Copre il periodo tra il consolidamento del potere e l’inizio del consenso di massa. È il tempo del Concordato con la Chiesa, della repressione del dissenso e della costruzione del culto della personalità.

M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022)

Descrive la progressiva deriva autoritaria e razzista del regime, l’alleanza con Hitler e la partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale. Il titolo richiama il progressivo disfacimento dell’Europa democratica.

M. Il tempo dell’odio (2023)

Ambientato tra il 1940 e il 1943, racconta i rovesci militari, la disillusione e l’implosione del regime. È il preludio alla caduta.

M. La fine e il principio (2025)

Conclude la saga con la narrazione della RSI, la guerra civile e l’epilogo di Mussolini.

Quella di Scurati è una letteratura della Storia, che non si limita a raccontare i fatti, ma li mette in scena, interrogando il presente attraverso il passato.

Antonio Scurati: vita e carriera dello scrittore

Antonio Scurati è nato a Napoli nel 1969. Scrittore, saggista, docente universitario allo IULM e intellettuale tra i più influenti del panorama italiano, ha costruito la propria carriera sulla riflessione critica dei fenomeni politici e culturali del Novecento. Dopo la laurea in Filosofia e un dottorato in Teoria e analisi del testo, ha esordito nella narrativa nel 2002 con Il rumore sordo della battaglia, ma è con Il sopravvissuto (Premio Campiello 2005) che si afferma definitivamente. Accanto alla narrativa, Scurati ha sempre coltivato la scrittura saggistica (celebre il suo Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale) e l’impegno nel dibattito pubblico, collaborando con testate come La Repubblica, Corriere della Sera e Domani.

Con la serie “M”, Scurati ha portato la scrittura storica romanzata su un nuovo piano, rendendola accessibile al grande pubblico e facendone uno strumento di memoria collettiva. La trasposizione televisiva di M. Il figlio del secolo, con Luca Marinelli nel ruolo di Mussolini, ha ulteriormente amplificato la risonanza dell’opera, avvicinandola a nuovi lettori.

Insomma, M. La fine e il principio è molto più che un romanzo storico: è la chiusura di un ciclo letterario e morale, un’opera che, attraverso la caduta del fascismo, interroga il presente e afferma il valore della memoria democratica. Antonio Scurati ci consegna un finale potente, in cui la storia diventa narrazione e la narrazione strumento di consapevolezza.