Presentazione del libro "Dualismo in Sardegna. Il caso della criminalità" curato da ANTONIETTA MAZZETTE (Franco Angeli)

Dialogano con gli autori Costantino Cossu e Sante Maurizi. Intervengono Giuseppe marani e Giovanni Meloni

  17:00
Sala Fondazione di Sardegna
Ubik Koinè Sassari
  Locandina
Sala Fondazione di Sardegna

Dualismo in Sardegna. Il caso della criminalità

Franco Angeli (2018)
23,00 €
 9788891780508
Dualismo in Sardegna. Il caso della criminalità
La Sardegna non è mediamente una regione “a rischio” criminalità, se non per alcune tipologie di reati, quali gli omicidi (tentati e consumati), gli attentati (in senso a-tecnico) e le coltivazioni illegali di cannabis. Ma non tutta l’Isola è attraversata con la stessa incidenza da questi crimini. Infatti, vi è un’area dove storicamente persiste il ricorso alla violenza. Si tratta della Zona Centro Orientale (ZCO), omogenea sotto il profilo socio-culturale, che comprende paesi e territori di Sassari, Gallura, Nuoro, Oristano e Ogliastra. La stessa zona è stata in passato teatro delle forme di criminalità tradizionale che hanno caratterizzato (e reso noto) il banditismo sardo, sul quale vi è una ricca letteratura riferita all’Ordinamento barbaricino che ha avuto come fonte di ispirazione Antonio Pigliaru. La persistenza di questo carattere di violenza costituisce il tratto distintivo del dualismo in Sardegna in relazione alla criminalità dell’Isola, che va ad aggiungersi alle sedimentate forme di dualismo territoriale ed economico. Il volume non propone una risposta ai tanti perché in Sardegna, in particolare nella ZCO, persistano forme di criminalità con un uso della violenza ragguardevole, ma procede per approssimazione, andando a vedere l’effetto delle norme sulla criminalità (Gianni Caria); riflettendo criticamente sulla comunità (Romina Deriu); calcolando i costi dell’agire criminale, soprattutto di quello connesso alla droga (Manuela Pulina, Domenica Dettori, Gabriela Ladu); intravedendo nelle forme embrionali di baby gang il possibile volto futuro e non meno violento della criminalità (Laura Dessantis, Sara Spanu); costruendo i set places della forma più estrema della violenza, quali sono gli omicidi (Daniele Pulino).